LA MAGIA DELLE LUMINARIE

Padova è, indubbiamente, una bella città, funzionale, funzionante, piacevolmente vivibile, ..., ma le sue notti sono innegabilmente grige, buie, prive di quella luminosità che promana da un cielo palpitante, reso vivo dal brillare di una miriade di stelle. Per rimediare a questo stato di fatto, Magna Grecia ha pensato di portare nell’area patavina l'avvocato Silvia Nascetti e le sue LUMINARIE scorraniane, così dette perché originarie di Scorrano, un piccolo paese del Salento che tutt’ora viene ricordato come la Capitale Mondiale delle Luminarie, imponenti sculture architettoniche, ricreate con una miriade di piccole luci colorate.

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Ma chi è l’esperta che Carla, la nostra Presidente, ha individuato per parlarci di questa meraviglia del Sud? Diciamo solo che il suo curriculum, che elenca i molteplici incarichi ricoperti (e nessuna notizia di carattere strettamente personale), occupa tre pagine! Semplificando e riassumendo all’estremo si può dire che i suoi interessi professionali sono rivolti al mondo del lavoro, alle problematiche connesse con "le pari opportunità" e allo sviluppo socioeconomico delle aree periferiche. Gli impegni di lavoro non Le hanno fatto però dimenticare la Sua terra di origine (Lecce) e gli aspetti culturali dell’area salentina, che trovano nel Comune di Scorrano e nelle sue LUMINARIE un’origine che affonda le sue radici nei secoli scorsi. Presente, in rappresentanza del Sindaco del Comune di Scorrano dott. Mario Pendinelli, la prof.ssa Annalisa Mariano, Assessore alla Pubblica Istruzione – Cultura – Formazione di Scorrano.

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Secondo quanto ci ha illustrato, un riferimento certo sono le lettere di Luca Contile del 1549 che descrivono le tappe del viaggio, durato due anni, della principessa Isabella di Capua che voleva visitare i suoi possedimenti nel meridione. Le lettere ci dicono che proprio per la sua visita a Scorrano la popolazione utilizzò strutture lignee dipinte per abbellire il paese in onore della principessa. Un "maquillage" urbano che divenne periodico e di cui, nel volgere di poco più di 50 anni, si impadronì la Chiesa.

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La tradizione religiosa vuole infatti che, in una notte dei primi di luglio dell’anno 1600, Santa Domenica apparisse in sogno a un’anziana cittadina scorranese per comunicarle di voler proteggere il comune e i suoi cittadini dalla peste dilagante. A riprova della sua intercessione, ogni cittadino che si fosse salvato, o guarito, avrebbe dovuto accendere delle lampade a olio sulle finestre della propria casa, in segno di avvenuta guarigione. L’accendersi di luci sulle porte d’ogni casa e il loro bagliore fu la prova che la peste era stata debellata. Santa Domenica aveva fatto avvenire il miracolo e, da allora, fu proclamata Santa Protettrice di Scorrano.

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L’abbellimento ligneo venne affiancato dall’illuminazione delle case,miglioratae progressivamente incrementata nel tempo, sino a giungere all’attuale ricchezza. Lasciando l'aspetto religioso, la festa di santa Domenicadeve la sua fama soprattutto alle grandi architetture di luce che ogni anno i maestri Paratori (termine dialettale locale) scorranesi realizzano in occasione della festa. Scorrano si vanta di essere la terra natia dei migliori maestri di luminarie del mondo, che esportano le loro opere luminose anche all'estero (Giappone, Stati Uniti, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Corea e tanti altri), creando grandi strutture di legno ricoperte da migliaia di lampadine colorate, ricreando famosi monumenti come la Torre di Pisa, la Tour Eiffel di Parigi, il Colosseo di Roma, il Tower Bridge di Londra e molti altri.

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Le ditte si "scambiano" i lotti da addobbare di anno in anno, con una specie di rotazione che permette loro di misurarsi in diversi spazi e quindi con diverse creazioni ogni anno. Col tempo, la tecnologia ha investito anche questo settore e dalla lampadina ad incandescenza di ieri si è passati alla tecnologia dei diodi luminosi, i LED, che, proprio grazie alle ditte scorranesi, ha raggiunto livelli prima neppure lontanamente immaginabili. Grazie a sofisticati software e ad apparecchiature appositamente studiate, le accensioni delle luminarie sono composte da straordinari effetti e giochi di luce che a loro volta sono accompagnati da una scenografia musicale arricchita con fuochi d'artificio. Questi impianti, inoltre, raggiungono altezze e dimensioni quasi titaniche, arrivando fino a 36 metri di altezza e i 40 di larghezza.

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Vengono riprodotte cattedrali, castelli, torri, monumenti, realizzate immense gallerie e veri e propri tunnel, piatti o a 2 e 3 navate, arricchite con ulteriori dettagli come candelabri, sfere, balconate e altri elementi. Per le ditte ingaggiate a Scorrano, la partecipazione a questa festa costituisce una grande opportunità per mostrare ciò di cui sono capaci.Una specie di "vetrina" in cui mostrare le loro migliori realizzazioni ai circa 150 mila turisti che ogni anno, dal 5 al 10 luglio, confluiscono nel piccolo paese salentino. Sicuramente, per poter “gustare” di persona la bellezza dello spettacolo offerto, varrebbe la pena di accettare il suggerimento del Sindaco di Scorrano, intervenuto all’incontro via internet, e visitare la cittadina nei prossimi mesi.

Confesso di non essere all’altezza di trasmettere con le parole la bellezza di quanto illustrato dall’avvocato Nascetti e, quindi, invito tutti a visitare le specifiche pagine web. E ’ sufficiente digitare “Scorrano luminarie” per avere accesso ad una miriade di immagini assolutamente esaurienti ed “invitanti”,che aprono la mente di fronte ad una cultura e a delle tradizioni che hanno saputo conquistare il mondo.

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Intervento del socio Lorenzo Giannetta.

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Chiusura conferenza.

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Roberto Giacalone

Autore dell'articolo

Foto e video della conferenza di Gianni Pistorio